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[Tinozza Party] Venerdí 28 Luglio 2023 @ Barocchio Squat

Tinozza Party
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Ritorna la mitica Tinozza Party al Barocchio Squat !

Come tutte le estati, la festa idrofila del Barocchio squat vi fará rilassare e bagnare moltissimo in vista dei viaggi estivi (per chi se li puó permettere :/ )

La serata sará Bellavita! …come tutte le iniziative che si svolgono al Barocchio Squat. Porta le tue bevande preferite, cocktails e ingredienti vari: per l’occasione, riapre anche lo storico Bar Bellavita, dove troverai pestelli e frullatore, arance e limoni, lime e menta….e insomma tutto quello che ci vorrai portare da condividere.
Of course -> Tonnellate di ghiaccio e quant’altro per far si che la serata sia indimenticabile !

Vieni e partecipa attivamente alla festa piú caliente dell’estate: ci saranno i Dj nella gabbia sferica di metallo, i Visual migliori, uno sfondo di sabbia, una piscina giga e tante vasche idromassaggio 😉

Quindi, porta maschere e pinne, tubi e canne da pesca, ombrelloni e ciabatte.
Il costume lo puoi lasciare a casa, assieme al cane e alle attitudini di merda.

E ti assicuriamo che sará una festa che non ti scorderai per un bel pó !

Insomma, un appuntamento da non perdere !

Barocchio Squat Garden
Torino west coast
Luglio 2023
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https://barocchio.squat.net/
barocchio @ squat . net

Scritto su gancio.cisti.org:

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Torino: Street Parade 17 dicembre 2022

Il nuovo decreto del governo prevede per l’organizzazione di un “raduno musicale non autorizzato” un minimo di pena sei volte superiore a quello per un sequestro di persona.

Anche tu pensi che ballare sia uno dei crimini più gravi che si possano commettere?

Secondo te per ritrovarsi insieme bisogna chiedere il permesso alle forze di polizia?

Anche tu hai paura di chi crea situazioni libere dove ci si può autogestire al di fuori delle logiche commerciali?

Vivere la musica in questi spazi è davvero un grave pericolo per l’incolumità pubblica? Tanto da meritare dai 3 ai 6 anni di carcere?

Fin dalla sua prima stesura – e nonostante le limitazioni introdotte successivamente – questo decreto ha incarnato lo scopo evidente di colpire non solo le feste, ma anche i concerti e le iniziative nei centri sociali, negli squat, in uno spazio urbano abbandonato o in un bosco, attaccando tutti gli eventi “musicali o aventi altro scopo di intrattenimento” con la scusa della “sicurezza e dell’igiene”.

Stanno plasmando un mondo in cui la nostra unica speranza è quella di sopravvivere in “sicurezza”… tra una pandemia e una guerra mondiale. Un concetto di sicurezza o di igiene evidentemente strumentale, che si traduce in un mondo in cui scuole pericolanti o farcite di amianto, fabbriche d’armi, allevamenti intensivi e depredazione del pianeta sono considerati “sicuri e igienici”… mentre ballare in una fabbrica, in un bosco, occupare una casa per un concerto o una proiezione, diventano fenomeni punibili come “minacce alla sicurezza”.

Noi vogliamo vivere, non sopravvivere.

Le feste libere sono un rituale atavico di vita, di ribellione, di autogestione e di autoproduzione: ci riappropriamo temporaneamente di luoghi abbandonati o dimenticati per costruire un nostro modo di stare insieme, un mondo diverso, realizzato con i nostri mezzi, le nostre competenze, messe in campo tanto per godere della musica che produciamo quanto per prenderci cura di chi ne abbia bisogno.

 

Un mondo di complicità senza competizione.

Un mondo in contrasto con l’asfissiante e pervasivo controllo da parte dello Stato.

 

Un mondo dove al centro non ci sia il profitto, ma le relazioni umane e la socialità che spontaneamente ogni giorno si organizza dal basso nei quartieri, sui posti di lavoro, negli spazi occupati, nelle feste.

Difendiamo insieme le nostre forme di resistenza da un mondo che ci vorrebbe individui silenziosi e omologati.

Crediamo che il nostro corpo ci appartenga in ogni momento e che ogni persona sia libera di inseguire il proprio desiderio e il proprio piacere.

 

Il decreto anti-rave vuole impedircelo, riportando ogni forma di espressione libera sotto lo sguardo severo e sorvegliante di uno Stato che tutto ascolta e tutto controlla.

Senza più spazi liberi e autogestiti di divertimento, il nostro piacere rischia di venire inscatolato in un centro commerciale.

La posta in gioco è una progressiva erosione della libertà: con un crescente arsenale di norme e leggi si cerca di punire non solo le azioni compiute, ma di cancellare identità e comunità scomode.

Il decreto “anti-rave” si inserisce in un’ondata repressiva molto più estesa tra costante compressione delle libertà e sorveglianza onnipresente.

Un’ondata letale e troppo silenziosa, che uccide soprattutto le persone marginalizzate e rese invisibili nelle carceri o alle frontiere.

Il 17 dicembre scendiamo nelle strade della nostra città con gioia e determinazione, contro l’ennesimo tentativo di criminalizzare il dissenso e soffocare le esperienze non conformi che attraversano la società.

Balliamo insieme, insieme lottiamo.

/ / Non comunicare con i giornalisti

/ / Non parlare con gli sbirri

/ / Non si accettano bandiere o simboli di partito

 

TORINO – PIAZZA STATUTO – ORE 13

pre-concentramenti ore 11.30: Palazzo Nuovo – Radio Blackout

Barocchio Squat – 30 anni di occupazione !

Barocchio Squat
1992 -> 2022
30 anni !

L’occupazione del 1992 nella periferia torinese, a Grugliasco West Coast, raggiunge i suoi primi 30 anni !

Vieni a festeggiare, lunga vita all’occupazione !

 

30 anni di occupazione e autogestione del Barocchio Squat!!! 5 giorni di laboratori, autoproduzione, concerti live e serate elettroniche. E’ tuttx Bellavita  –> il bar siamo tuttx –> porta da bere/mangiare/xxx e condividilo!

Giovedì 27 Ottobre
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Giornata dedicata alle autoproduzioni e canto lirico.

Dalle 14:00

– Laboratorio di Pasta fatta in casa

– Laboratorio di seitan (partendo dal lavaggio della farina)

– Laboratorio di Serigrafia: Vieni a serigrafare borse, magliette, mantelline, ecc (se vuoi, portati cose da serigrafare !)

Dalle 20:30 Concerto Lirico e a seguire Cena Bellavita

Venerdì 28 Ottobre
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Cena Bellavita in centro a Torino e rappresentazione teatrale

Dalle 19:00 in Piazza Carlo Alberto, Rappresentazione teatrale OssigenoO2

Dalle 20:30 Cena Bellavita a Palazzo Carignano

 

Sabato 29 Ottobre
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Street Party, dj set e aperitivo musicale fino a tarda sera. Punta alle 19:00 in Piazza Castello.

Dalla mezzanotte si ritorna tuttx al Barocchio per il Concerto HardCore ! A seguire dj-set live dark, hi-tech.

 

 

 

Domenica 30 Ottobre
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Gran Risacca e Pizza Bellavita
(hai bisogno del flyer? porta gli ingredienti per fare la tua pizza preferita)
(e le bevande per accompagnarla)

 

 

 

Lunedì 31 Ottobre
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Nella notte a cavallo con halloween, rievocazione dell’ Occupazione — > doppia sala !!

dj-set live tekno nella sala concerti

serata elettronica nell’officina –> Elettrofficina

 

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Strada del barocchio 27 Grugliasco
bus: 17, 17/, 55, 56, 58, 58/

Bellavita style !

 

Ciemmona: Comunicato del Barocchio Squat sulla Ciemmona Torino 2022

COMUNICATO IN RIFERIMENTO ALL’ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA DELLA CIEMMONA, TENUTASI AL PRINZ EUGEN (TO), MERCOLEDÌ 23 MARZO 2022

Nella confusione sollevata da alcuni interventi volti più o meno apertamente a sottrarre l’iniziativa internazionale della Ciemmona (Critical Mass) agli organizzatori, visto il loro atteggiamento non escludente, non gradito ad altre realtà che invece praticano l’esclusione come strumento di potere politico, il Barocchio squat ribadisce il proprio pieno sostegno all’iniziativa, che potrà contare sulle sue strutture per l’ospitalità, la
serigrafia e sull’officina meccanica per l’autocostruzione.

L’assemblea del Barocchio – spazio problematizzato – ride davanti alle ridicole accuse di “tollerare o esercitare la violenza di genere” e tiene a riconfermare il proprio sostegno all’iniziativa proprio perché condivide la pratica inclusiva proposta dagli organizzatori e combatte come autoritarie le pratiche escludenti che – sgomitando – cercano di affermarsi in alcune realtà torinesi.

Seguendo una moda di discriminazione autoritaria che ha già prodotto i suoi disastri in altre città europee.

Barocchio squat
Torino, 30 marzo 2022

Schegge di Dolore: Concerto HC + Presentazione Libro “Schegge di rumore” – Sabato 23 Aprile

The party is Groovy! Sabato 2 Aprile @ Barocchio Squat

Concerto HC: 30 Years of Hell – sabato 12 marzo 2022

Laboratorio di saponificazione 20-02-2022

Cene Bellavita di Febbraio: ogni venerdí, porta quello che vuoi trovare!

Cene Bellavita di Febbraio

Venerdí 04 febbraio 2022

Cena a base di polpette

Venerdí 11 febbraio 2022

Cena a tema pasta fatta a mano! Porta la macchina per stendere la pasta, la farina e facci conoscere le tradizioni tramandate dalla nonna.

Venerdí 18 febbraio 2022

Cena a base piatti da forno

Venerdí 25 febbraio 2022

Cena vegana

Barocchio Squat,
Strada del barocchio 27 Grugliasco

E’ bellavita!
perciò lascia a casa il denaro e
portati a presso la presabbene!!

Barocchio Tech – Febbraio 2022

@Barocchio Squat, Strada del Barocchio 27 Grugliasco Torino

Venerdí 04 Febbraio 2022
ore 15:00

Lineage

Libera il tuo smartphone dalle grinfie di google, installazione sistema operativo 100% free & open-source.
A seguire cena bellavita a tema “polpette

Dopo la cena, concerto con:

Exorbitant Prices Must Diminish (Low-Cost Fastcore – CH)

Always Never Fun (Relaxcore – PA)

Failure (Near Mint Violence – TO)

Venerdí 18 Febbraio 2022
ore 15:00

Batterie al Litio

Autocostruzione di Powerbank e batterie diy con materiali di riciclo.
A seguire cena bellavita a tema “piatti al forno

Spottini su Radio Blackout, 105.250FM a Torino:

 

Cene Bellavita del Venerdí: il programma di Gennaio

Elettrofficina: Sabato 30 ottobre

Barocchio Squat: 29 anni di okkupassione! 27-31 ottobre 2021

PROGRAMMA:

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DADA party monster: MalaFemme

Martedì 10 agosto: Dark Night!

24 settembre 2021: Serata Punk-Hardcore

Domenica 20 giugno – Presentazione V.L.A.D.

Domenica 20 giugno al Barocchio squat,
alle ore 16.30 presentazione di V.L.A.D. – Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa è un lavoro nato dalla collaborazione tra ACAD – Associazione Contro gli Abusi in Divisa e Alterego – Fabbrica dei diritti https://www.facebook.com/fabbricadeidiritti

V.L.A.D. è un vademecum che tenta di ricostruire le normative da cui gli abusi traggono origine e si alimentano e nel contempo cerca di spiegare i diritti di cui ciascun cittadino è titolare davanti alle forze dell’ordine raccontando storie di ordinaria repressione.

Presentazione a cura di Avv. Riccardo Bucci presidente di alterego fabbrica dei diritti & ACAD .
A seguire dalle ore 20:00 pizza bellavita 

Primo Maggio contro il lavoro

Dalle ore 12:00 ai giardini (ir)reali (in caso di pioggia Parco Dora:-Bar e panini benefit Radio Blackout
-Distro Fenix e Radio Black Out
-Microfono aperto
-Musica live con Foga clan+Papilla Bronx
per finire dj set musicale

25 APRILE 2021

  DAL CONFINAMENTO ROSSO E ARANCIONE A FENIX

Le libertà individuali sono state cancellate. Per un anno niente sciopero, niente corteo, niente assemblea e addirittura per chi manifesta individualmente la propria contrarietà a questo regime arriva la sorveglianza speciale! Il virus ci ha traghettato nella dittatura. Hanno cominciato con i volontarinel Kurdistan, continuano con gli anarchici, come al solito…Ma poi la libertà la tolgono a tutti. Contro tutto questo ci ritroviamo qui a Fenix prima della chiusura della zona arancione. Solidali con tutte le resistenze, da quelle locali a quelle che si esprimono, come possono, nel resto del mondo, dagli squat al NO TAV, al Kurdistan…Fenix è lo spazio di libertà che ha visto nascere nell’Ottantasei le occupazioni che hanno cambiato la storia di Torino in senso libertario. Fenix è stata sgomberata nel 2005 in seguito ad una manifestazione antifascista. Dopo 35 anni di lotta per riappropriarci del maltolto dallo Stato e dai suoi derivati. Siamo qui nei giardini di Fenix, di nuovo abbandonata da anni all’incuria e al degrado, in vista di una nuova speculazione, dopo l’ennesimo sgombero (2017 e 2018). Per ricordare che è necessario riprenderci tutto quel che ci è stato tolto sotto minaccia di morte –la “pandemia”

PRIMA DI TUTTO LA LIBERTÀ

LA RESISTENZA È LA NOSTRA FORZA

Barocchio squat per Fenix

Ricordo Orso – Domenica 21 marzo – C.so Allamano 40/45

PRESENTAZIONE del LIBRO di JURI DI MOLFETTA – CHE COSA RESTA DI NOI – illustrato da SQUAZ

CHE COSA RESTA DI NOI
di Juri Di Molfetta illustrato da Squaz

Tre ragazzini si affacciano all’adolescenza tra ultras, punk e antifascismo. Il romanzo apre uno squarcio sulle tensioni sociali e sulla sconfitta della lotta operaia nella Torino città fabbrica degli anni Ottanta. Fotografa il momento in cui la cultura e la solidarietà di classe sono state soppiantate da televisione e consumismo. Attraverso i tre protagonisti e le loro storie famigliari, l’autore racconta un tessuto sociale dilaniato dalla fine del sogno di un futuro migliore, dagli strascichi della lotta armata, dall’eroina e dalle mafie che allungano le mani sui quartieri. Cose troppo grosse per tre ragazzini che, anche se impreparati, ci si troveranno dentro e dovranno vivere tutto, o almeno provarci.
Una narrazione sociale e corale che riporta il lettore dentro gli ambienti generazionali, politici, culturali e psicologici degli anni a cavallo tra fine Settanta e inizio Ottanta.
Barocchio squat – strada del Barocchio 27 – Grugliasco (TO)
domenica 21 febbraio 2021
ore 18: presentazione del libro
A seguire: pizza Bellavita

E ALLORA LE FOIBE? con Eric Gobetti

E ALLORA LE FOIBE? (2020) – Eric Gobetti al Barocchio squat

Il libro di Eric Gobetti prova a fare chiarezza su un tema riguardo al quale il discorso pubblico delle istituzioni adotta ormai quasi la stessa retorica dei neofascisti. Le vicende del confine orientale italiano, dell’occupazione fascista dei Balcani, delle foibe, dei profughi dall’Istria e dalla Dalmazia possono invece essere comprese nella loro complessità grazie agli strumenti dell’indagine storica. Senza slogan e senza cedimenti alle ideologie.
Incontro con l’autore
Martedì 16 febbraio 2021 h. 18
A seguire aperitivo bellavita

Primo incontro del ciclo “Ginko Bilocchio – discorsi di lotte ecocompatibili”

INIZIA IL CICLO CONTRO L’ARTE E GLI ARTISTI – controlezioni di storia dell’arte

Primo incontro martedì 2 febbraio ore 18
Presentazione del ciclo di incontri e introduzione al primo tema in sequenza storica: IL MEDITERRANEO PRIMA DEGLI INDOEUROPEIORE
A seguire: aperitivo con tapas bellavita

Sfilata Anticorpi – 31 ottobre 2020

SFILATA DEGLI ANTICORPI – 28 ANNI DI BAROCCHIO SQUAT – SABATO 31 OTTOBRE 2020

Per i 28 anni di occupazione il Barocchio scende in strada con la sfilata degli anticorpi. Alta moda pronta contagiosa. Modelli autoprodotti negli ateliers del Barocchio e a casa, nelle ore
piccole, dalle sartine torinesi. Saranno battuti all’asta la notte stessa al Barocchio squat, sulla westcoast della nostra cefalopoli, per un pugno di vil-denaro a sostegno di radio BlackOut.
Ma soprattutto la musica nelle strade del pieno centro di Torino (Balon, Porta Pila, Municipio,
Garibaldi, Castello, cortile Carignano) si muove con i suoi imprevedibili performer e le sue
splendide indossatrici – anche travestit a e i o u – per rompere la cappa di rimbambimento che
sembra gravare da fine febbraio su ogni forma di vita sovversiva.
Mai la società si è ridotta ad essere così succube dello Stato. Pochi realizzano che non siamo
sulla stessa barca.
Nella consapevolezza che, “per il nostro bene” in nome della salute – attraverso la paura della
morte – contando sull’imbecillità di gregge, ci vengono negate le più elementari libertà:
manifestare, scioperare, riunirsi e anche esprimersi, tutto è vietato e punito. Chi si permette
qualcosa del genere non è più considerato un ribelle ma un untore, additato al pubblico ludibrio, se
non linciato in diretta. Ci restano soltanto le “libertà” fondamentali di ogni regime totalitario:
lavorare (se serve a loro) consumare (merda) e naturalmente crepare. La dittatura democratica.
Mai come in questo periodo di epidemia si è avvertita la potenza manipolatrice della televisione.
Il resto del disastro lo mettono in scena i social nella zuffa intestinale fra pensiero unico e
negazionisti-complottisti, dove ogni critica è immediatamente bollata così, e il pensiero unico stesso
provvede a rifornire, anche sottobanco, di copiose idiozie i propri detrattori.
La natura specialistica (medica) della questione epidemica è l’ideale per il monopolio di Stato e
la centralizzazione da parte del Potere.
Assistiamo allo sfondamento della terminologia imperiale di moda, che conferisce una vernice
di autorevolezza (?) e di scientificità (?) ai nostri carcerieri: lockdown, cluster, coronavairus
imperversano fra un range e uno step, non solo sulle bocche di politici ignoranti e impresentabili,
ma purtroppo sono l’ABC insostituibile nei discorsi correnti – sono i termini del contesto – non ci si
può esprimere diversamente da questo linguaggio ridicolo e servile, pena non essere capiti. Quando
il cretinismo avanza, uscire dalla palude significa isolamento e sospetto.
In politica, dopo alcune intuizioni geniali della critica radicale all’inizio della “pandemia”
(esempio: il virus è stato costruito in laboratorio è un prodotto di Stato, traetene le conseguenze)
arenatesi sull’indimostrabilità scientifica, è calato un tragico silenzio della mente, che si manifesta
con penosi continui farfugliamenti, battibecchi di chiesette e ubriacature internettistiche.
Come cento anni fa l’estrema destra approfitta dell’immobilismo e cavalca, snaturandole in
modo demagogico, le espressioni di critica più estreme: il covid non esiste, siamo tutti no-vax e nomask (generale Pappalardo e gilè arancioni). E i fascisti tornano prepotentemente in piazza per
impadronirsene, berciando libertà-libertà… e sventolando insulsi tricolori.
La risposta è un anno di tragico nulla delle piazze sovversive e antagoniste, che non riescono a
esprimere alcuna contestazione se non in sporadiche e isolatissime azioni – ormai calndestinizzate –
Siamo vicini ad un punto di non ritorno, nel senso che la libertà che ci hanno tolto non tornerà
più. Ricordando che la privazione della libertà è una violenza, bisogna cominciare a reagire in modo
corale a tutte le violenze cui siamo sottoposti, non bastano più performer e gesti individuali.
Bisogna trovare il bandolo della matassa e agire, subito di conseguenza, con estrema durezza ma
soprattutto insieme. E magari illegalmente, visto che le libertà conquistate ce le siamo lasciate
sfilare in nome della salute, di fronte ad una minaccia di morte.
Agire subito, senza aspettare l’ora d’aria.
Sennò la fine dell’epidemia sancirà la fine della nostra libertà individuale.
Mario Frisetti Schizzo Torino, 1 novembre 2020

Anteprima del montaggio video prossimamente sugli schermi:

Domenica 29 marzo 2020 – Pizza Bellavita solidale!

Rilanciamo di seguito il comunicato pubblicato da Deliverance Project il 26 marzo. Ma anche questa sera dalle fucine del Barocchio Squat è partito un giro di consegne a domicilio solidali:


Le contraddizioni nella gestione di questa emergenza sanitaria continuano a venire a galla in modo sempre più evidente anche in questi giorni in cui la stretta alla produzione sembrava essere arrivata. 
I mercati all’aperto hanno subito ulteriori limitazioni a beneficio dei centri della grande distribuzione, dove i prezzi non sono di certo alla portata di tutti e tutte. 
La logistica non si fermerà e continueranno a scarseggiare i dispositivi di protezione individuale come già successo in queste settimane anche in molti supermercati. 
Ferie forzate in alcuni casi, monte ore moltiplicato in altri – ma medesime paghe misere – sono le risposte che i padroni con la complicità del governo stanno offrendo per affrontare l’emergenza. 

Chi pagherà questa emergenza e chi invece ci speculerà è chiaro dall’inizio. Dovrebbero pagarla i ricchi padroni, la pagheranno lavoratori e lavoratrici e chiunque vive in condizioni di marginalità o del proprio sudore. 

Nelle ultime due settimane come riders, a causa dell’esclusione dal decreto “cura Italia” e da ogni altra forma di tutela, abbiamo dovuto continuare a pedalare per distribuire spese, farmaci ma anche sushi e junk food. 
A quanto pare anche Burger King rientra ancora tra i servizi essenziali! 

In contrasto con il nostro lavoro di consegne e per sostenere chi non si può permettere di ordinare cibo da asporto comodamente da casa perché una casa non ce l’ha e collaborando con Barocchio, Edera e altr* compagn* solidali che han recuperato cibo e cucinato, lunedì 16 Marzo  e anche il fine settimana appena trascorso abbiamo voluto consegnare a chi un pasto e un tetto non può permetterselo: tra dormitori, soluzioni abitative d’emergenza e portici della città sempre più affollati in queste serate.

Fonte: https://www.facebook.com/DeliveranceProject/posts/3058965647457374