Rilanciamo di seguito il comunicato pubblicato da Deliverance Project il 26 marzo. Ma anche questa sera dalle fucine del Barocchio Squat è partito un giro di consegne a domicilio solidali:
Le contraddizioni nella gestione di questa emergenza sanitaria continuano a venire a galla in modo sempre più evidente anche in questi giorni in cui la stretta alla produzione sembrava essere arrivata.
I mercati all’aperto hanno subito ulteriori limitazioni a beneficio dei centri della grande distribuzione, dove i prezzi non sono di certo alla portata di tutti e tutte.
La logistica non si fermerà e continueranno a scarseggiare i dispositivi di protezione individuale come già successo in queste settimane anche in molti supermercati.
Ferie forzate in alcuni casi, monte ore moltiplicato in altri – ma medesime paghe misere – sono le risposte che i padroni con la complicità del governo stanno offrendo per affrontare l’emergenza.
Chi pagherà questa emergenza e chi invece ci speculerà è chiaro dall’inizio. Dovrebbero pagarla i ricchi padroni, la pagheranno lavoratori e lavoratrici e chiunque vive in condizioni di marginalità o del proprio sudore.
Nelle ultime due settimane come riders, a causa dell’esclusione dal decreto “cura Italia” e da ogni altra forma di tutela, abbiamo dovuto continuare a pedalare per distribuire spese, farmaci ma anche sushi e junk food.
A quanto pare anche Burger King rientra ancora tra i servizi essenziali!
In contrasto con il nostro lavoro di consegne e per sostenere chi non si può permettere di ordinare cibo da asporto comodamente da casa perché una casa non ce l’ha e collaborando con Barocchio, Edera e altr* compagn* solidali che han recuperato cibo e cucinato, lunedì 16 Marzo e anche il fine settimana appena trascorso abbiamo voluto consegnare a chi un pasto e un tetto non può permetterselo: tra dormitori, soluzioni abitative d’emergenza e portici della città sempre più affollati in queste serate.
Fonte: https://www.facebook.com/DeliveranceProject/posts/3058965647457374